09 Set LA DANZA DELL’AMORE NELLA COPPIA
La VITA DI COPPIA è come una DANZA: vi sono degli elementi di partenza simili per tutti coloro che si accingono a danzare, ma l’armonia e la sintonia che emergono dai movimenti mossi dalla coppia si creano solo danzando, muovendo un passo dopo l’altro.
La Relazione di Coppia è uno dei campi in cui siamo chiamati maggiormente a fare i conti con noi stessi e con l’altro, poiché nell’intimità e nella profondità dello scambio d’amore emerge talvolta una parte di noi stessi sconosciuta e misteriosa, fatta di bisogni insoddisfatti e desideri irrealistici, di proiezioni e idealizzazioni, di meccanismi di fuga e di difesa.
Resistenze nel lasciarsi andare, confusione mentale, insicurezze, difese, nella relazione di coppia emergono i molteplici volti dell’amore.
Vivere una relazione di coppia non rappresenta un passaggio così lineare come potrebbe sembrare. Alla grande semplicità dell’incontrare l’altro e del vivere delle relazioni intime estemporanee e saltuarie, non corrisponde un altrettanto semplice lasciarsi andare al vivere una relazione a due in una prospettiva più lunga e stabile che investa la costruzione di una quotidianità con l’altro.
Quando il rapporto affettivo diventa un legame che stringe o ancora peggio una dolorosa ossessione, in cui si altera stabilmente quel necessario equilibrio tra il dare e il ricevere, l’amore può trasformarsi in un’abitudine a soffrire fino a divenire una vera e propria dipendenza affettiva, un disagio psicologico che è in grado di vivere nell’ombra per tutta la vita di un individuo, ponendosi come la radice di un costante dolore che alimenta spesso altre gravi problematiche psicologiche, fisiche e relazionali.
In ultima istanza portiamo nella relazione affettiva tutte quelle tracce che si sono impresse nel nostro inconscio durante i primi momenti della vita rivivendole come immagini proiettate su uno schermo e diventando gli attori del film che rappresenta la nostra stessa vita, il più delle volte senza la possibilità di cambiare le scene che non ci piacciono.
Nella relazione di coppia vi è una sottile linea di confine che delimita la sfera personale di ognuno dei due componenti all’interno della stessa.
Le situazioni di confine rappresentano specifici episodi, momenti, situazioni che mettono in gioco la parte più profonda della sfera personale e consentono di fare luce sulla propria corazza caratteriale. In alcuni casi il confine può diventare una frontiera invalicabile che impedisce l’accesso, in altri può diventare semplicemente un confine segnalato in cui l’accesso è consentito.
Attraverso l’osservazione del confine e delle frontiere che si pongono o si sciolgono nella relazione con l’altro, si può così cogliere il senso che gli attori attribuiscono alla propria intimità individuale e a quella di coppia.
Il ritagliarsi uno spazio delimitato da un confine permette di preservare una parte di sé profonda che non si vuole condividere con l’altro, ma nel legittimare questo spazio per sé allo stesso tempo si riconosce l’altro nella propria individualità, legittimandolo così nella propria individualità e nella propria differenza.
Una relazione amorosa può essere vista come un continuo movimento di APERTURA e CHIUSURA delle FRONTIERE del SE’ che determinano la COSTRUZIONE di un’unità chiamata NOI che sarebbe necessario che fosse composta da due Sé.
Vivere collegati al proprio centro è l’obiettivo di tutte le religioni, di tutte le pratiche meditative e di ogni ricerca spirituale. Quando ci troviamo nel nostro vero Sé, ci sentiamo profondamente in armonia con noi stessi, con il partner e con l’Universo, poiché il nostro Nucleo conosce solo intesa e intimità.
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