09 Set MASCHILE E FEMMINILE IN ARMONIA
Maschile e Femminile, Luce e Ombra: riscoprire e integrare le polarità opposte è fondamentale per la crescita personale
L’Universo è governato da forze, energie, modalità opposte e complementari: si pensi all’atomo, struttura fondamentale dell’Universo stesso, in cui protoni, con carica elettrica positiva, ed elettroni, dotati di carica elettrica negativa, insieme concorrono a rendere possibile l’esistenza della materia.
Le filosofie, sia occidentali che orientali, da secoli indagano la natura polare dell’esistenza: il Taoismo, ad esempio, descrive e rappresenta la realtà nell’unione e interazione dei principi opposti di Yin e Yang.
L’essere umano, meravigliosa sintesi dell’Universo, non è da meno: in lui si incontrano, e spesso si scontrano, forze opposte: Maschile e Femminile, Forza e Debolezza, Attività e Passività, Creazione e Distruzione, Luce e Ombra, Vita e Morte: energie opposte e in apparente conflitto, ma complementari.
RICONOSCERE L’ENERGIA OPPOSTA
La duplice polarità Maschile e Femminile trascende il sesso biologico e l’orientamento sessuale. Proprio come l’Universo materiale non potrebbe esistere senza la carica elettrica negativa dell’elettrone, così risulta impossibile indagare la natura umana escludendo il Femminile dall’uomo e il Maschile dalla donna. Il percorso evolutivo di un essere umano, che parte dall’identificarsi con una polarità, ha perciò bisogno di riscoprire e riconoscere anche l’energia opposta, di vederla e viverla non come nemico da annientare – nelle favole il Buono vince sul Cattivo e il Bene trionfa sul Male – bensì come energia da integrare.
Carl Gustav Jung chiama questo moto “individuazione” e lo descrive come “il processo per cui la persona diventa se stessa, un essere umano intero, inscindibile e differenziato dalla psiche collettiva conscia e inconscia”. È un percorso che attraversa inevitabilmente l’Inconscio: in esso infatti si trovano le figure archetipiche dell’Animus – la parte maschile della donna – e dell’Anima – la componente femminile dell’uomo – e nello stesso Inconscio è soprattutto celato tutto ciò che “l’individuo desidera nascondere agli altri e a se stesso”: Jung lo chiama Ombra. Ombra è ciò che ognuno secondo il proprio concetto e scala di valori considera malvagio, un insieme di caratteristiche ripugnanti che si crede di non possedere e che si è pronti a notare nel prossimo. Eppure secondo Jung l’integrazione della propria Ombra “è un passaggio assolutamente basilare, poiché non si può procedere nell’evoluzione psichica fintanto che non si abbia coscienza delle forze distruttive interne che si oppongono alla realizzazione della totalità psichica e quindi delle nostre potenzialità inconsce”.
TRASFORMARE L’OMBRA
Un principio della fisica, enunciato da Antoine-Laurent de Lavoisier, recita che “nulla si crea, nulla si distrugge, tutto si trasforma”. In un parallelismo con la psiche umana, dunque, nessuna energia che si considera maligna può essere distrutta o eliminata: il tentativo di porre fine a tale energia è illusorio, essa viene spostata nell’Ombra e agisce col favore dell’oscurità, della non-coscienza. Il processo di integrazione non è atto a distruggere una forza ma a trasformarla, a farla rivivere con un nuovo ruolo che ogni individuo sceglie, questa volta con reale libertà.
Ne consegue che il percorso umano non è tanto quello di semplicemente scegliere fra Luce e Ombra, ma di conoscerle entrambe e di integrarle, ovvero renderle un intero, unificarle, per poi essere in grado di compiere scelte maggiormente consapevoli.
Ecco quindi che il conflitto fra due energie opposte è apparente, non in quanto non conflittuale ma nel senso che questo stesso conflitto assume una funzione evolutiva. Per usare le parole di Stefano Baratta, “la figura viva ha bisogno di profonde ombre per apparire plastica. Senza le ombre rimane un’immagine fallace e piatta”. Il conflitto è quindi essenza stessa della Vita. Luce e Ombra non potrebbero esistere l’una senza l’altra. Soltanto conoscendo il proprio Animus o la propria Anima ci si può sentire integri. E solo poiché la spinta evolutiva origina nell’Ombra è possibile vivere un’esistenza rivolta verso la Luce.
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